alla Camera dei Deputati è stata presentata una proposta di legge” Disposizioni per la riorganizzazione del servizio sanitario di emergenza-urgenza” d’iniziativa dei deputati Mugnai, Bologna e Marin.
CoMES promuove e condivide questa PDL (la prima alla Camera).
È evidente che in ogni proposta di legge ci sono proposte condivisibili.
CoMES ritiene assolutamente necessario l’uniformità del sistema organizzativo dell’Emergenza Urgenza sul tutto il territorio nazionale sia del sistema pre-ospedaliera e del sistema ospedaliero, l’inquadramento degli operatori in unico ruolo di specialista di emergenza urgenza con adeguti riconoscimenti giuridici, contratuali, assicurativi e previdenziali.
La Speranza che questa PDL insieme ad altre 4 ddl (presentati al Senato) possa realizzare una riforma del Settore Emergenza Urgenza concretamente realizzando cosi il necessario per lo svilippo e la difesa del sistema sanitario nazionale e regionale pubblico.
DECALOGO
Medico d’emergenza
secondo Co.M.E.S.
1. Il medico dell’emergenza è un professionista che lavora nel contesto del sistema integrato dell’emergenza urgenza, si impegna per prepararsi a dar risposta sanitaria a tutte quelle situazioni cliniche in cui il tempo è critico.
2. Il riferimento culturale formativo del medico di emergenza sanitaria è la scuola di specialità in emergenza urgenza così come previsto dall’ordinamento comunitario, è attualmente inquadrato nella disciplina di medicina e chirurgia d’urgenza.
3. Svolge le sue funzioni nel contesto del sistema integrato dell’emergenza sanitaria: Centrale Operativa, Prontosoccorso e punti di primo-soccorso, mezzi di soccorso avanzato, medicina d’urgenza (DEA).
4. È un medico che esplica la sua attività nella considerazione e nella conoscenza degli aspetti operativi e organizzativi dei sistemi dell’emergenza e delle reti regionali.
5. Opera nella consapevolezza che la sua attività è una fase fondamentale del complesso insieme multidisciplinare della sequenza di eventi costituenti i percorsi clinico assistenziali del paziente.
6. Il medico dell’emergenza contribuisce a costruire percorsi clinico assistenziali dell’emergenza condivisi e in rete su tutto il territorio regionale, costituiti da una parte extraospedaliera e una ospedaliera che, nella dignità della persona-paziente, prevedano opzioni appropriate anche alternative al ricovero in Prontosoccorso.
7. Durante gli interventi di emergenza applica protocolli condivisi, validati dalle linee guida delle società scientifiche internazionali e dall’EBM, nell’ambito della ricerca di una uniforme applicazione dei LEA dell’emergenza sul territorio nazionale, e della libertà di scelta in scienza e coscienza consentita alla professione medica. Caratteristiche della sua attività sono: la
valutazione prima dell’azione, la rapidità dell’intervento, la consapevolezza che la sua attività si coordina con un sistema complesso e dinamico, dipendente dalle risorse in quel momento disponibili.
8. Nell’attività extraospedaliera svolge la sua opera perseguendo una stabilizzazione ottimale del paziente sul luogo dell’intervento al fine di poter individuare e trasportare il paziente nell’ospedale più idoneo per effettuare un efficace trattamento definitivo, utilizzando tutte le opportunità offerte da sistema integrato dell’emergenza urgenza
9. Nell’attività ospedaliera partecipa a un approccio multidisciplinare e in team degli eventi, ma si è preparato per praticare le principali procedure di gestione dell’ABCD in autonomia, individuando precocemente la necessità di trasferimento del paziente. È una delle figure di riferimento per i trasporti interospedalieri in emergenza dei paziente.
10. È esperto di maxiemergenza, NBCR, gestione di attività sanitaria di supporto a eventi di massa.